Vuoi rimetterti in forma? Fai attenzione a quello che ti dici

Le parole con cui descriviamo i nostri obiettivi sono importanti: possono aiutarci o sabotarci. Ecco qualche spunto di self-coaching applicato

La primavera è cominciata e non ci sono più scuse: è ora di rifarsi il fisico, segnato dagli sgarri gastronomici e magari impigrito dalla vita al chiuso dell’inverno. Comunque sia andata, come si dice in questi casi, bisogna darsi degli obiettivi con relativi piani d’azione. Ma attenzione, perché spesso è proprio in questa prima fase che involontariamente si mettono le basi per un probabile fallimento, e la colpa non sta nella mancanza di progettualità o di forza di volontà, ma nel modo in cui ci si parla.

E’ quello che di solito avviene nelle prime sessioni di coaching, in cui è fondamentale stabilire un obiettivo che sia definito linguisticamente in modo ottimale. Perché le frasi che usi quando ti dici le cose influenzano direttamente la tua mente, predisponendola ad agire in un certo modo piuttosto che in un altro.

Voglio andare a correre per sentirmi bene

Sembra una frase innocua, ma non è così. Se lo scopo dichiarato è quello di “sentirsi bene”, si tratta di un verbo non specificato, nel senso che ci si può sentire bene in tanti modi, compresa una birra con gli amici. E la tua mente, sempre attenta a ottenere il massimo risultato col minimo sforzo, non mancherà di suggerirti valide alternative alla corsa. Molto meglio dirsi “Voglio andare a correre per fare la maratona di primavera”, ammesso che la cosa ti interessi.

 

Devo allenarmi tre volte a settimana

Tutte le frasi che iniziano con “devo” fanno capire alla tua mente che in realtà tu non sei veramente d’accordo con questa scelta: è come se qualcuno te la ordinasse. E come è noto, gli ordini innescano subito una contropolarizzazione che ti fa venire una voglia esagerata di disobbedire, cosa che ti riuscirà piuttosto facilmente. E’ senz’altro più funzionale dirsi ad esempio “Voglio allenarmi tre volte a settimana”.

 

“Non voglio più andare in pizzeria”

E’ abbastanza risaputo che la nostra mente analogica non capisce il senso delle negazioni, per cui si mobiliterà per farti trovare pizzerie dove potrai esaudire il tuo desiderio di restarne fuori. In sostanza, il famoso supplizio di Tantalo. Lo eviterai ripetendoti qualcosa come “Andrò in pizzeria solo una volta al mese”

 

“Voglio essere in forma prima dell’estate”

Anche qui c’è l’inghippo, dovuto essenzialmente al fatto che la scadenza è estremamente vaga. E la tua mente ne approfitterà subito rilevando che l’estate è lontana, per cui anche essere in forma è una situazione rinviabile. In più la frase mette in azione il bias di attualizzazione iperbolica, che ti darà la confortante sensazione che per iniziare a impegnarsi c’è sempre tempo. E’ senz’altro meglio completare la frase con qualche precisazione a breve termine, del tipo: “Voglio essere in forma prima dell’estate, e quindi da questa settimana inizio ad allenarmi e dalla prossima comincio col piano nutrizionale”.

 

In sintesi: rimettersi in forma è un impegno serio, che alla fine può dare grandi soddisfazioni. Perciò è meglio se fai attenzione a come te la racconti, evitando di costruire e lasciare in giro forme di pensiero che remano contro senza che tu te ne accorga.

 

Articolo a cura di Camillo Sperzagni

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