Un cavallo sulla strada di Fibonacci: la nuova guida operativa per Counselor e Coach
Il nuovo libro di Camillo Sperzagni illustra in modo operativo e pratico il modello di cambiamento fondato sul pensiero sistemico e complesso, dedicato a Counselor, Coach e professioni d’aiuto
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137 pagine. Disponibile sia in formato Kindle a € 7,99, sia in edizione stampata a € 15,60
Counseling e Coaching sono due professioni confinanti, dove il confine è costituito dal comune obiettivo di portare ad attivare un “cambiamento” – si suppone positivo – nel cliente.
Ma cosa vuol dire “cambiare”?
Come mantenere la rotta in mezzo alle incertezze, dubbi, passi falsi di cui il processo è disseminato?
E poi, quali sono le responsabilità del cliente e del conduttore durante l’intero percorso?
Il nuovo libro di Camillo Sperzagni, responsabile didattico di Modelli di Comunicazione oltre che Counselor Formatore CNCP e Coach AICP, risponde a tutte queste domande in ottica operativa. Questo libro nasce con lo scopo di illustrare un modello di cambiamento fondato sul pensiero sistemico e complesso, per offrire un approccio utile a tutte le professioni di aiuto, ascolto e supporto.
A chi è destinato?
A chi già possiede basi professionali e le mette in pratica: in particolare è centrato sul contesto del counseling, ma offre spunti inediti e interessanti anche per il coaching e per le situazioni di sostegno psicologico non necessariamente finalizzate al trattamento di disturbi specifici (inclusi cioè nel sempre più vasto repertorio del DSM V).
Perché questo strano titolo?
Milton Erickson (La mia voce ti accompagnerà, 1983) spiegava la sua concezione di cambiamento con una storia della sua infanzia in campagna.
Mentre giocava con altri ragazzi, vide arrivare un cavallo con le briglie e il resto che si era evidentemente perso. Senza pensarci troppo, Milton saltò in groppa e dopo un po’ di miglia il cavallo tornò alla fattoria da cui era fuggito. Il padrone della fattoria, sorpreso, chiese al ragazzo come avesse fatto a capire la provenienza del cavallo. “Non lo sapevo, l’ho semplicemente tenuto sulla strada”, rispose Milton.
In questa storia-metafora c’è la peculiare concezione ericksoniana della terapia: al terapeuta non compete dire al paziente dove trovare il suo orizzonte di senso, ma solo accompagnarlo in questa ricerca evitando che possa smarrirsi di nuovo. Nel contesto del counseling o del coaching questo tipo di approccio diviene ancora più fondante.
E perché “sulla strada di Fibonacci”?
La ricorsività – o recursione – è un altro elemento fondante di un percorso di cambiamento: i tragitti non sono mai lineari, ma sembrano dispiegarsi come la spirale di una chiocciola, i bracci di una galassia, i semi in un girasole. Tutte immagini che rimandano alla Spirale di Fibonacci, matematico pisano del XIII secolo, uno dei maggiori precursori degli studi sulla recursione e di conseguenza sul pensiero complesso.