Scientificamente dimostrato: la tecnica PNL della dissociazione visiva è veloce ed efficace contro ansia ed emozioni negative

Per decenni, ai praticanti di PNL è stata insegnata una tecnica “miracolosa”, semplice quanto profonda, in grado di mettere i problemi in una diversa prospettiva e di guidare verso salutari scelte concrete. E’ un metodo così semplice ed efficace che molta gente, una volta che lo ha sperimentato, si chiede come abbia potuto ignorarlo fino ad ora. Da oggi, è anche validato dalla scienza. Questa tecnica, chiamata Dissociazione Visiva, è molto apprezzata anche dai principianti di PNL per la sua semplicità.
Una recente ricerca scientifica l’ha convalidata sperimentalmente mostrando quanto possa essere efficace. Naturalmente la parola PNL non è mai menzionata nello studio condotto, ma chi pratica PNL è ben abituato a questa prassi.

Ricercatori dall’Università del Michigan e dall’Università della California hanno scoperto che il fattore di “distanza psicologica” ottenuto tramite la dissociazione visiva può infatti offrire soluzioni interessanti a diversi problemi di umore negativo.
Una serie di studi sperimentali condotti dagli psicologi Ethan Kross e Ozlem Ayduk ne evidenziano i benefici. Sostiene il dottor Kross che gran parte della gente non è particolarmente abile nell’analizzare il proprio modo di sentire. Rivedere mentalmente i propri errori e i propri stati negativi porta a rivivere in continuazione emozioni spiacevoli. Assumere invece una prospettiva psicologicamente distanziante aiuta a spegnere il loop e a trovare una maggiore libertà di scelta.

I contenuti della ricerca

Nel 2008, Kross e Ayduk hanno condotto uno studio che ha diviso in modo casuale 141 soggetti in tre gruppi.  A ognuno sono state assegnate differenti strategie per gestire gli stati d’animo legati a emozioni negative: al primo di continuare come sempre, al secondo di cercare distrazioni mentali, al terzo di usare la dissociazione visiva. Quindi nei gruppi di discussione è stato chiesto ai partecipanti di rivivere le situazioni.Lo studio ha evidenziato che a breve termine sia la distrazione che la dissociazione sono d’aiuto per affrontare emozioni depressive. Tuttavia, più a lungo termine, chi ha usato la dissociazione visiva ha fatto riscontrare sintomi depressivi più ridotti rispetto agli altri due gruppi.  Questa strategia ha mostrato anche di combattere gli effetti fisici legati a intense emozioni negative.
In uno studio correlato, Kross e Ayduk hanno riscontrato che i partecipanti che hanno adottato la strategia di dissociazione visiva anche nelle situazioni di rabbia, hanno potuto beneficiare di una pressione sanguigna più bassa rispetto agli altri soggetti.

Come praticare la dissociazione visiva?

Il consiglio, almeno per la prima volta, è quello di farsi guidare da un PNL-ista esperto. Ciò detto, tutto sta nel modo in cui la vostra mente rappresenta la situazione che dà l’emozione negativa.
Fermatevi, sintonizzatevi sul vostro stato interno negativo, chiudete gli occhi e fate caso all’immagine che vi si presenta.
Prendete questa immagine e allontanatela come uno zoom all’indietro. Noterete altre cose e persone nel contesto allargato, e in particolare vedrete voi stessi in azione. Se invece siete in prima persona, dovete dissociarvi, ovvero “uscire” dall’immagine e guardarla dall’esterno come se foste seduti al cinema e vi rivedeste nello schermo.

Dovete ora allontanare l’immagine fino a trovare una sensazione di maggior comfort ma non dovete farle scomparire l’immagine: questo equivarrebbe a una rimozione del problema. Così facendo, agendo nel modo corretto, adotterete una prospettiva più ampia in cui troverete nuove idee e risorse.

Se, provando questa tecnica, vi accorgete che faticate a manovrare la distanza dall’immagine, questo potrebbe essere segno di un attaccamento psicologico alla situazione negativa. In tal caso l’aiuto di un esperto potrà aiutarvi a superare questo auto-sabotaggio.E’ interessante rilevare che le persone ottimiste tendono naturalmente ad adottare la dissociazione visiva verso le situazioni negative, mentre si rappresentano quelle positive molto vicine. I pessimisti agiscono invece in modo contrario.

 

 

 

(Traduzione e rielaborazione dalla rivista NaturalNews: Vai all’articolo originale)

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