Come valutare l’efficacia del tuo Trainer di PNL

I corsi e i seminari di PNL sono un modo per acquisire molte abilità e attitudini che vale senz’altro la pena di avere. Poiché il training rappresenta sempre un considerevole investimento di tempo e quattrini, è importante avere dei criteri per valutare come investire e come sta fruttando l’investimento. Il nostro consiglio è di essere “consumatori attivi“, e mettere nella scelta dei corsi lo stesso scrupolo che usereste per acquistare una casa o un’auto.
Ci sono corsi che si limitano a presentare idee invece di allenarvi realmente in nuove abilità e competenze. Visto che molte idee possono essere divulgate altrettanto bene in un libro o in un articolo, un training di questo tipo può rappresentare semplicemente un modo più lungo e costoso per acquisire le stesse informazioni. Altri seminari danno ai partecipanti sicurezza e motivazione ma senza le competenze relazionali e comportamentali per supportarle nella vita quotidiana.
Ci sono poi seminari davvero gradevoli, dove però i corsisti se ne vanno alla fine senza aver appreso niente di nuovo da mettere in pratica. Come un concerto o un party, possono essere esperienze meritevoli e gratificanti, a patto di non essere confuse con un vero training.

Perciò, come essere sicuri che state impiegando bene il vostro tempo e i vostri soldi? Ecco qui di seguito alcune cose a cui far caso quando si tratta di training.

SCEGLIETE IN BASE ALL’EVIDENZA DEI VOSTRI SENSI
1. Cercate un modo per avere informazioni di prima mano prima di decidere. Se conoscete qualcuno che ha già partecipato ed è stato contento, chiedetegli :”Che cosa specificamente ti è piaciuto?” e “Che cosa specificamente puoi fare adesso che non potessi fare prima del training?”. Ci sono trainer che sembrano esperti e in grado di farvi sentire meravigliosamente durante il corso, ma non vi insegnano nulla che possiate applicare in modo efficace e immediato nella vostra vita.
2. Una raccomandazione: fidatevi anzitutto della vostra impressione personale che ricevete da un trainer, e dopo delle raccomandazioni della gente. Siate diffidenti con le citazioni sui depliant, persino se si tratta di gente famosa. Ci sono casi di attestazioni e citazioni usate senza permesso o a sproposito. Ogni tanto qualche “grande nome”dà investiture basate su accordi commerciali piuttosto che sull’effettiva abilità del trainer.
3. Titoli di studio e certificati: fidatevi più della vostra esperienza in fatto di trainer che di un master o di una laurea. Il valore di queste certificazioni varia in base a chi le elargisce. Una laurea può essere una buona prova di abilità accademica (quella di superare test ed esami), ma di solito ha poco a che fare con l’abilità di fare il trainer.

DIMOSTRAZIONE VS. INFORMAZIONE
Durante il corso potete beneficiare di dimostrazioni dal vivo di ciò che viene insegnato , oppure ricevete solo lunghe sequenze di parole, un malloppo di informazioni che potrebbe essere letto molto più economicamente su un libro?
E’ stato ripetutamente dimostrato che oltre l’80% dell’impatto della comunicazione è non-verbale. Questo implica che avete una comprensione molto più completa di qualsiasi tecnica se osservate una dimostrazione piuttosto che se ascoltate semplicemente ciò che il trainer ha da dirvi a proposito. Ci sono diversi modi per darvi una dimostrazione. Il trainer può chiedere un volontario fra il pubblico per fare un role-playng. Può anche affrontare il problema di un “cliente” o può coinvolgere l’intero gruppo in un processo esperienziale che fornisce la dimostrazione di ciò che sta insegnando.

ESERCIZI
Dopo la dimostrazione il trainer vi dà modo di far diventare le nuove abilità una parte del vostro modo di comportarvi? Di solito è più facile apprendere le abilità se il trainer attiva una serie di esercizi -accuratamente progettati e supervisionati- che vi consente di praticare le nuove abilità in modo confortevole e sicuro. Un buon trainer inizia a insegnarvi piccole sotto-abilità e quindi vi assiste mentre assemblate questi componenti per ottenere il massimo impatto in una situazione reale. Capire e basta non porterà risultati nella vostra vita. Dovreste essere sempre in grado di uscire da un corso portando con voi più abilità di quando ci siete entrati.

EVIDENZA
Dopo aver seguito un seminario ed aver appreso nuove abilità di comunicazione, relazione o altro, da cosa avete l’evidenza che ciò che avete appreso sta funzionando? Vi sta dando i migliori risultati che abbiate mai avuto? In un buon training voi saprete che criteri di evidenza dovete adottare per fare il test. Cercate di assicurarvi che potrete fare esperienza del tipo di risultati che state cercando. Ci sono trainer spettacolari e carismatici, ma che non vi addestrano in modo da farvi ottenere risultati efficaci.

PRESUPPOSTI NON-VERBALI
Quali convinzioni e valori sono espressi dal comportamento non-verbale del trainer? Sono quelli che voi condividete? Il trainer vi parla dell’importanza della flessibilità ma poi reagisce rigidamente? La volontà che vi sta comunicando è quella di insegnarvi o quella di suggestionarvi? Il trainer vi tratta come una persona pari a lui che può apprendere le sue stesse abilità, oppure si comporta come un guru che potete solo ammirare ma mai emulare? Un buon trainer parte sempre dal presupposto che chiunque può apprendere: è solo una questione di trovare la via giusta perché ciò accada.

DOMANDE
Un buon trainer sarà sempre lieto di ricevere domande. Per lui saranno un’occasione per interagire con voi approfondendo l’argomento. Perciò fate attenzione se il vostro trainer risponde in modo rispettoso o se invece “sega” le domande con il suo com portamento non-verbale, dà risposte fiacche o fumose, oppure promette di “darle dopo” senza mantenere poi la sua promessa.

RISPOSTA AI SUGGERIMENTI NON-VERBALI
Dato che la comunicazione non-verbale è così importante, un buon trainer non mancherà di notare le indicazioni non-verbali dell’auditorio o del soggetto della dimostrazione, variando e sintonizzanfo il suo comportamento. Il vostro trainer rileva i bisogni del gruppo e varia il suo piano d’azione di conseguenza? Si accorge quando l’auditorio è stanco e richiede un break?

CITARSI ADDOSSO
Il vostro trainer spreca un sacco di tempo (che voi avete pagato) per raccontarvi le cose miracolose che lui ha fatto? Quando un trainer è efficace non ha bisogno di spiegarvi quanto lui è meraviglioso, perché può dimostrarvelo. Quando vi dà esempi dei suoi passati successi, lo fa per fornirvi dati concreti sui risultati, oppure sta semplicemente cercando di impressionarvi?

CONTROLLI DI QUALITA’
Il trainer stabilisce criteri per poter verificare che i partecipanti stanno davvero imparando ciò che lui insegna? Assistenti esperti, esercizi ben controllati e compiti individuali possono agevolare questa funzione.

PROMESSE
Un buon trainer mantiene sempre le sue promesse

SCUSE
Qualsiasi situazione di training può essere resa ancora migliore. Perciò un buon trainer non avrà problemi ad ammettere i suoi eventuali sbagli e accetterà volentieri ogni suggerimento che possa migliorare il training.
Diffidate del trainer che cerca di mascherare i suoi “buchi” di insegnamento o di organizzazione, oppure se la prende con i partecipanti quando le cose non vanno per il verso giusto…

HUMOR
La cosa migliore per aiutare l’apprendimento è lo humor, quello di tipo contagioso, che fa ridere assieme, che ironizza sulla condizione umana ma mai a spese di qualcuno. Se trovate un trainer che completa con questa qualità tutte le altre elencate prima, avete fatto bingo…

MODELLI
Seguendo un training di alta qualità avrete la possibilità di sperimentare modelli nuovi e stimolanti per avere più successo ed essere più felici nella professione e nelle relazioni: un importante passo avanti nel raggiungimento degli obiettivi della vostra vita.

 

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Per gentile concessione di Connirae e Steve Andreas